Fotografie di Comete, dal 1998 al 2002  -  Parte IV


 

Il biennio 1998-1999 rappresenta per me l'inizio una seria attività di ricerca all'osservatorio di Monte Agliale, che mi darà molte soddisfazioni, permettendomi la scoperta di oltre 20 asteroidi in poco più di un anno e la mia attività di fotografo cometario subisce un rallentamento,

anche dovuto alla mancanza di comete di rilievo. Dopo lo l'ubriacatura generale causata dalla Hale-Bopp, si avverte nel mondo astronomico un doppio stato d'animo: da un lato c'è la speranza (tutta umana) di imbattersi in un'altra cometa come quella e dall'altro la consapevolezza (tutta statistica) che l'operazione a distanza di così poco tempo, non potrà essere facile. Ma come spesso accade, ed è giusto che sia così, a prevalere è sempre la speranza e così il 16 Aprile 1999 Steven Lee scoprì la sua cometa. Ma lo spettacolo non fu certo paragonabile ...

Il 4 Giugno si presentò in posizione favorevole per l'emisfero Nord ed io fui il primo a fotografarla dall'Italia...

 

    

Fotografia realizzata con il tele 300/2.8 e la pellicola PJM-2, con posa di 5 minuti, da S. Pellegrino in Alpe (1700m. s.l.m.)

 


 

Cometa 137P/Shoemaker-Levy 2, un episodio fortunato

La scoperta di comete è piuttosto difficile perché bisogna disporre di strumenti a grande campo che permettano di raggiungere magnitudini deboli. Esistono è vero eccezioni, (alcune comete sono state scoperte anche con binocoli) ma non fanno che confermare la regola. Importantissimo è poi dedicarvisi costantemente e sotto un cielo perfetto. Sulla base delle mie osservazioni realizzate nei giorni 12 e 13 Luglio 1999, unite a quelle di altri due osservatori indipendenti, fu possibile rintracciare dopo diversi anni l'orbita della cometa che a causa delle perturbazioni planetarie si era spostata rispetto alle effemeridi calcolate. Ad un primo esame l'avevo scambiata per un normale asteroide.

Il lavoro fu pubblicato sulle Minor Planet Electronic Circular n.28 del 14 Luglio1999.

Visibile lo spostamento della cometa tra le stelle, nell'arco di pochi minuti

    


 

Se il 1999 fu l'anno della cometa Lee, il 2000 fu senza dubbio l'anno della Linear S4. Lo sfortunato astro fornì per un certo periodo uno spettacolo dignitoso, a condizione naturalmente di avere a disposizione uno strumento adeguato alla ripresa. Fu seguita con curiosità dagli addetti ai lavori, professionisti e non, da ogni parte del mondo fino a quando non si frantumò. Aveva, infatti, un'orbita che la portava abbastanza vicina al Sole e si sa che la sua tremenda forza gravitazionale non perdona. La cometa si ridusse così in frammenti di ogni dimensione, come ci testimoniò una stupefacente ripresa del telescopio spaziale.

                    

Immagine composita di due frames da 90 secondi, ripresi al telescopio di 51 cm, con il CCD St6

 

Il 2001 si presentò con un'altra cometa interessante anche questa scoperta dal telescopio robotico del LINEAR:

si trattava della WM1, scoperta nel Novembre 2000.

Somma di 5 frames da 60 secondi, ripresi al telescopio da 51cm con il CCD St6

 

 

Ed eccoci alla bella cometa del 2002. Il suo nome è Ikeya-Zhang e si presenta come la cometa più luminosa degli ultimi 5 anni.

Il nome del primo scopritore evoca tempi lontani. Erano gli anni '60, quando due astrofili giapponesi, Ikeya e Seki, scoprivano una delle comete più belle del secolo. Ebbene si, a distanza di tanti anni è ancora Ikeya a colpire ed ancora una volta con un astro di tutto rispetto. A questo sito dedicherò la mia immagine più bella, ripresa in collaborazione con Emiliano Mazzoni la sera del 2 Aprile, ancora da S. Pellegrino in Alpe.

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